Interventi vari su Story telling, Scratch e introduzione al digitale in genere

C++ al liceo..

C++ al liceo..

di paola caterina poletto -
Numero di risposte: 11
secondo voi ha senso nel triennio di liceo scienze applicate fare C++??
io adesso sto facendo html+css+javascript e poi php e mysql 
e mi pare vada bene, però la collega insiste!

In riposta a paola caterina poletto

Re: C++ al liceo..

di Gianluca Tararbra -
Bel problema! Il programma del liceo io lo dividerei nel primo e secondo biennio. È il secondo anno che insegno in un liceo scienze applicate, penso ci sia ancora molto da sperimentare sull'insegnamento dell'informatica per questo corso di studi. L'anno scorso, ero unico docente di informatica, non dovevo coordinare la mia didattica con altri docenti, ho cominciato ad insegnare Python in seconda ed in terza, evitando il C++. L'esperienza è stata buona, la 'semplicità' di Python mi ha permesso di trattare argomenti altrimenti troppo lunghi da presentare con linguaggi come il C++. In seconda sono arrivato a trattare i cicli e gli array, mentre in terza ho potuto usare delle classi ('turtle') e l'accesso ai file e operazioni sul file system. Quest'anno sono in una scuola dove si fa C++, sicuramente farò di meno, non sono contento di doverlo fare, anche perchè si usa Visual Studio, che presenta un livello di complessità poco adatto all'apprendimento. Vedremo cosa riuscirò a fare, non me la sono sentita di insistere nel proporre Python. 
In riposta a paola caterina poletto

Re: C++ al liceo..

di Maria Grazia Maffucci -
Secondo me l'ideale sarebbe trovare una strada comune a livello di Istituto su come fare informatica, per dare una forte connotazione alla disciplina.
Leggendo le Indicazioni Nazionali teoricamente vi suggerirei di integrare quello che fai tu aggiungendo il C++ voluto dalla tua collega. Bisogna ovviamente cercare comunemente come armonizzare gli argomenti nel triennio, ma anche in questo vi possono tornare utili le Indicazioni che al riguardo sono piuttosto chiare.
Personalmente non farei per tre anni solo C++, ma partirei da questo per passare ad html+css+javascript e poi mysql+php.


In riposta a Maria Grazia Maffucci

Re: C++ al liceo..

di Alberto Barbero -
Io mi vedo un programma di Informatica del LSSA suddiviso in questo modo:
Primo biennio (4 ore per un totale di 132 ore)
Informazione e sua rappresentazione
Software di base (Windows o Ubuntu)
Software applicativo (Word/Writer, Excel/Calc, Access/Base, Power Point/Impress)
Reti, internet, multimedialità
Introduzione alla programmazione (Algoritmi con struttura sequenziale, condizionale e iterativa)
Quindi di programmazione arriverei tra prima e seconda sino ai cicli ben fatti.
Per il linguaggio io opto per un linguaggio semplice che non dia problemi di sintassi e che sia produttivo e non noioso
Secondo biennio (4 ore per un totale di 132 ore)
Programmazione (vettori, matrici, sottoprogrammi, parametri, file)
Strumenti per la produzione del software e ciclo di vita del software
OOP
Database e il linguaggio SQL  
Linguaggi per il web
Strumenti avanzati di produzione dei documenti elettronici
La scelta del linguaggio nel secondo biennio non è fondamentale quanto il dare invece un metodo di lavoro serio che gli permetta di sviluppare algoritmi corretti. Credo che fare C++ come Python o come un C o un VB ben fatto (ma anche Javascript) sia abbastanza indifferente. Anche in questo caso io opterei per un linguaggio semplice e produttivo visto anche le poche ore a disposizione.
Quinta ( 2 ore per un totale di 66 ore)
Reti
Complessità
Calcolo numerico???
 
In riposta a Alberto Barbero

Re: C++ al liceo..

di Gianluca Tararbra -
>>Anche in questo caso io opterei per un linguaggio semplice e produttivo visto anche le poche ore a disposizione.

Quindi Python potrebbe soddisfare queste caratteristiche. 
In riposta a Alberto Barbero

Re: C++ al liceo..

di Maria Grazia Maffucci -
Sul discorso della scelta del linguaggio nel secondo biennio ho abbandonato da tempo l'idea che non sia fondamentale.
Personalmente, dopo aver recuperato qualche informazione sulle richieste avanzate dalle aziende e il rimando degli studenti, anche non miei, che sono andati a lavorare come programmatori, ho deciso che la scelta del linguaggio è importante e fa differenza. Concludere gli studi avendoli preparati usando un linguaggio non utilizzato diminuisce enormemente le loro possibilità, sia a livello lavorativo che di studio.
Per le ore che ho a disposizione ho quindi deciso di optare per C, ma andrebbe bene anche C++ o Java cambiando il paradigma, sul resto non ho avuto abbastanza riscontri lavorativi o di studio da considerarli.
In riposta a Maria Grazia Maffucci

Re: C++ al liceo..

di Gianluca Tararbra -
Quando immagino i miei allievi del liceo scienze applicate non li immagino dei programmatori diplomati, ma persone capaci di un apprendimento continuo durante la loro vita scolastica e lavorativa, per questo credo importante non tanto insegnare un linguaggio ma insegnare l'approccio alla programmazione. A questo punto la scelta del linguaggio è solo strumentale all'insegnamento dei principi di programmazione. 
In riposta a Gianluca Tararbra

Re: C++ al liceo..

di Maria Grazia Maffucci -
L'impostazione che sto cercando di dare è sostanzialmente un "utili-utile" e non un "utile-strumentale", nel senso che aggiungo ai principi di programmazione un linguaggio che sia anche utile oltre che strumentale per cercare di prendere, come si suol dire, due piccioni con una fava.
Chiaramente non è possibile contemplare tutte le possibili combinazioni linuistiche, i framework e le bizzarre associazioni utilizzati nel mondo lavorativo, ma nonostante ciò nella scuola dove insegno abbiamo counque deciso che far partire gli studenti da un minimo livello di consocenza anche del linguaggio, fra quelli più usati, era meglio che nessuna conoscenza e, per ora, i riscontri sono positivi, così come sono stati negativi quando non adottavamo questo metodo.
Chiaramente queste sono decisioni che derivano dalla nostra esperienza, ma ciò non toglie che in altre realtà l'esperienza e quindi le decisioni possano essere differenti.

In riposta a Maria Grazia Maffucci

Re: C++ al liceo..

di Flaviano Monge -
Ciao a tutti!
Scusate il mio ruolo, per ora, poco "attivo" sulla piattaforma ma vi sto seguendo con interesse ed attenzione, limitandomi per ora a leggere e meditare in quanto non ho ancora potutto posare con la dovuta calma le mani sulla tastiera per dire anche la mia...
Anche ora, vista che è mezzanotte e ho la lezione di domani (NON di informatica triste bensì di Impianti Elettrici morto ) ancora da preparare e arrivo da una serata di 4 ore di Polis di Elettrotecnica... dirò solo qualcosetta di quanto mi frulla per la testa, con la speranza di tornare nuovamente sul discorso...
Concordo con il fatto che alle superiori e a maggior ragione in un L.S.A. non dobbiamo preparare dei "programmatori lavoratori" ma ragazzi con la mente tanto aperta e flessibile da poter riusare, in qualsiasi loro condizione futura, i metodi di lavoro e le tecniche studiate, riuscendo a sviluppare, leggere, comprendere algoritmi anche complessi indipendentemente dal linguaggio usato. Solo "la pratica" del lavoro (se di lavoro si parla nel loro futuro immediato dopo il diploma) può renderli capaci di "trattare" una sintassi specifica di un linguaggio, ma per la logica e la "capacità algoritmica" quello che hanno appreso a scuola farà la differenza...
A tal proposito nella mia, se pur breve, esperienza diretta di dipendente programmatore in azienda posso garantire che non mi è mai capitato di lavorare, per esempio, in Java usando le funzioni standard, base, del core ufficiale, ma ci si appoggiava sempre ad un framework ad hoc che praticamente più nulla aveva del linguaggio che a scuola si era potuto vedere ed usare... per non parlare di aziende davvero grandi, con un grande passato di procedure informatiche, dove si dovevano combinare le nuove funzioni, ad esempio, di un XFrame Java con ...il COBOL!! strabuzzante
Quindi: concordo con il fatto che, avendo 2h a settimana, un linguaggio che permetta di arrivare ad affrontare in un breve periodo anche algoritmi seri ma allo stesso tempo faccia "vedere concretamente", anche in maniera graficamente accattivante, dei risultati "fatti e finiti" ai ragazzi, sia la scelta migliore... e io personalmente non vedo come un C++ possa consentire questo...
Alla prossima puntanta!!!
Ciao ciao
In riposta a paola caterina poletto

Re: C++ al liceo..

di paola caterina poletto -
Le mie ragioni per non voler usare il C++ sono queste:
secondo me in un liceo di deve fare un'introduzione alla programmazione quindi non è il caso di pensare ad un lavoro futuro.. quando ci arriveranno sarà cambiato il mondo..
invece mi pare utile una combinazione di html/javascript e poi php perchè si può vedere bene il disegno dell'interfaccia, anche se in modo semplice e come questa è collegata alle funzioni. Inoltre si possono produrre programmi da subito carini e interessanti per gli studenti