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Open data della FONDAZIONE TORINO MUSEI

Re: Open data della FONDAZIONE TORINO MUSEI

di Alessandro Rabbone -
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Sul tema dei Musei e dei loro rapporti con le scuole mi sono sempre ripromesso di pensarci con calma e di avanzare poi delle proposte...

Questa può essere davvero l'occasione per ritagliarsi uno spazio di tempo.

Partiamo da un dato di fatto. 
Per la mia esperienza i Musei torinesi offrono poco o nulla alle scuole. L'idea da cui si parte è che i Musei offrono la loro attività interne (laboratori, visite guidate ecc.) e le pubblicizzano sui loro siti offrendo tutte le informazioni necessarie. La cosa si ferma lì.
Io abito a meno di 1 km dal museo Egizio e dal Museo di Scienze Naturali, ci porto tutti gli anni i bambini, due o tre volte l'anno, eppure, se devo cercare in rete dei materiali da far vedere e usare in classe per approfondire o sviluppare un percorso didattico, devo cercarli sui siti stranieri. Per quanto riguarda l'antico Egitto o la Grecia classica per esempio sul sito del British.
Guardate queste pagine e ditemi se in Italia c'è qualcosa di simile:
http://www.britishmuseum.org/learning/schools_and_teachers/resources.aspx
Ma il Museo Egizio di Torino non era il secondo al mondo?
Basterebbero davvero dei materiali in .ppt (o meglio fatti con Impress) da scaricare liberamente per rendere un buon servizio alla didattica di migliaia di insegnanti italiani...
Eppure io devo scaricarmeli, tradurli, metterli sul sito di lavoro della classe per poi farli vedere sulla LIM... https://sites.google.com/site/scuolasclopisclasse5a/home/storia/donne-greche

Evidentemente si parte da idee di utilizzo diverse... In Inghilterra evidentemente si pensa ad un Museo che fa didattica (e cultura) anche in rete e non solo al proprio interno.
Un altro esempio? http://www.sfskids.org/ il sito della San Francisco Symphony dedicato ai bambini... 

Sono certamente disposto a fare gruppo.
Secondo me si potrebbe partire intanto anche col coinvolgimento del Museo Egizio e dal MRSN (che interessano più da vicino le scuole) chiedendo di mettere a disposizione i dati (fotografie professionali almeno) e le conoscenze di qualche esperto interno. Si dovrebbe poi puntare ad aiutarli a costruire repertori adatti (tipo quello del British), ordinati per argomento e per età, da mettere insieme in un unico "super-repository", come quello che Meo sta lanciando.

A presto