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Re: Programmazione fin dalla primaria

Re: Programmazione fin dalla primaria

di Alessandro Rabbone -
Numero di risposte: 3

Chiedo scusa, ma mi sembra che il tono del messaggio email citato da Barbara (in effetti tipico, da almeno 30 anni, delle obiezioni dei maestri italiani) nasconda in realtà una resistenza. Tale resistenza non si riferisce, secondo me, all'introduzione degli strumenti "informatici”, ma all'introduzione di un modo di progettare (e pensare) non tradizionale...

Anche l'immagine dell'introduzione dell'ennesima disciplina che ruberebbe tempo ed energie a necessità cognitive più "di base” (la lingua sostanzialmente) è un'obiezione tipica.

In realtà l'impostazione della scuola primaria è, di fatto, un'impostazione "pre-disciplinare” (e in questo differisce profondamente dalla secondaria di I grado).

Il compito della scuola primaria è proprio quello di introdurre l'alunno alla successiva "separazione” dei saperi disciplinari, dei linguaggi specifici ecc.

Certo le Indicazioni andrebbero rilette con cura anche sotto questa prospettiva...

Ma suggerirei, almeno per il momento, di lasciare da parte il problema delle discipline sul piano normativo e organizzativo.

Proporrei invece di ragionare di più in termini di obiettivi educativi e didattici. 

Detto in altre parole, di arrivare a definire (almeno all'interno del nostro gruppo) quali sono i concetti o i traguardi cognitivi che riteniamo fondamentali e irrinunciabili per i bambini della scuola primaria negli anni '10 o '20.

L'informatica o CS è una scienza (può diventare una disciplina nella scuola dalla media in su) e come tale si basa su alcuni concetti fondamentali. Alcuni (non tutti) di questi possono essere acquisiti, padroneggiati ecc. anche da bambini piccoli.

Riteniamo giusto, opportuno, possibile un percorso didattico che porti intenzionalmente a questo risultato?

Secondo me sì.

Concetti come sequenza, iterazione, condizione, funzione, parametro, variabile... sono necessari alla piena cittadinanza cognitiva che la scuola primaria deve sviluppare (al pari del concetto di insieme, di operazione aritmetica o della conoscenza di una seconda lingua comunitaria o del concetto di periodo storico ecc.)?

Code.org, cui alcune ultime notizie apparse sui giornali si riferiscono a proposito dell'idea dell'introduzione del coding nella primaria, prospetta in questo senso un percorso abbastanza chiaro ed organico. Tra l'altro non solo proponendo puzzle online, ma prevedendo per esempio anche attività senza computer (la cosiddetta "informatica povera”)

A proposito di code.org esistono, nonostante tutto, grossi limiti sul piano didattico, almeno secondo me.

Sostanzialmente l'impostazione un po' troppo simile all'ECDL riserva pochissimo spazio alla costruttività cognitiva e alla progettualità originale dei bambini... La stessa progettualità individuale (ma collaborativa) che viene proposta già da tempo dalla piattaforma di Scratch...

Nostro compito dovrebbe essere quello di "pescare” da questi due contenitori di tutto riguardo (Code e Scratch) per formulare un percorso di attività ottimali (story telling, ma non solo) per sviluppare i concetti di cui sopra...

Iniziare puntando solo su un tipo di attività (per quanto valido) porterebbe sostanzialmente ad una ennesima banalizzazione. Si confermerebbe nella testa degli insegnanti che l'informatica nella scuola primaria serve solo come strumento al servizio di altre discipline (italiano o matematica non importa). L'idea di coding (insegnamento dei mattoni base della programmazione) ha obiettivi del tutto diversi... 

In riposta a Alessandro Rabbone

Re: Programmazione fin dalla primaria

di Giuseppina Demo -

A fine gennaio sono stata a Losanna alla presentazione di proposte di attività informatiche per le scuole cui partecipavano insegnanti, presidi, assessori all' istruzione, ecc. Quello che mi ha colpito è che ogni presentazione è cominciata con la citazione degli "obiettivi educativi e didattici" (cito Sandro Rabbone) propri, secondo il regolamento istitutivo, del tipo di scuola di cui si sarebbe parlato con tanto di citazioni delle leggi relative. 
In Italia non li ho mai sentiti citare: si parla di cosa si fa nelle scuole e di cosa si dovrebbe cambiare in quel che si fa se si volesse introdurre qualcosa di nuovo, Gli obiettivi dei vari tipi di scuola li ho cercati: credo siano le indicazioni (è vero?) e, dopo essere andata a cercarli, non sono sicura di aver trovato quelli giusti.
Proporrei di:
- raccogliere le indicazioni correnti per le varie scuole (o i riferimenti) cominciando dalla scuola primaria
- seguire l'invito di Sandro e arrivare "a definire (almeno all'interno del nostro gruppo) quali sono i concetti o i traguardi cognitivi che riteniamo fondamentali e irrinunciabili per i bambini della scuola primaria negli anni '10 o '20" aggiungerei, ma forse è sottinteso, tenendo conto di quanto al punto precedente.

Sono sempre stata per non puntare soltanto su un tipo di attività se non altro per lasciare un poco di libertà di scelta agli insegnanti almeno fino a che ci si chiarisca bene le idee.

Rimane apertissimo il filone parallelo dove raccogliere attività da proporre a scuola. LO apro da un' altra parte: Giovanni, se ne hai voglia,  mettici per favore la tua proposta già inviata qui.

Grazie e saluti, Barbara

In riposta a Giuseppina Demo

Re: Programmazione fin dalla primaria

di Flaviano Monge -
Ciao Alessandro e Barbara
come ben sapete io non posso parlare molto della primaria lavorando prima di tutto nella secondaria e quindi non voglio andare fuori argomento o inserire considerazioni poco pertinenti... nonostante ciò penso che possa essere interessante condividervi, dalla mia esperienza nelle scuole superiori (specialmente nel primo biennio), quello che ho rilevato come mancanza maggiore nei ragazzi e quindi che penso dovrebbe essere stabilito già fin dalla primaria tra i "concetti o i traguardi cognitivi che riteniamo fondamentali e irrinunciabili" (cit.).
A fronte della "velocità tecnologica" di questi "nati digitali" (in appena 10 minuti smanettano velocissimi sul nuovo smartphone o tablet) ritengo stiano perdendo la capacità di analisi di un problema, di modelizzazione della realtà fisica, di ragionamento per passi logici desumendo possibili scenari a partire da certe condizioni di partenza per giungere alla/e soluzione/i conseguenti...
Qualche esempio per non sembrare "sulle nuvole":
  • praticamente nessun ragazzo di 1ma superiore (ci sono sempre le sporadiche eccezioni) l'A.S. scorso ha saputo individuare dati di partenza (IN), variabili/costranti, operazioni necessarie e dati di uscita (OUT) di un problema "reale" e tutto sommato "atomico" come quello della moltiplicazione implementata come serie di addizioni. Questo ovviamente dopo aver svolto decine di esercizi con contatori, moltiplicatori, variabili e operazioni di IN/OUT e dopo aver fatto simulare per scritto una bella serie di moltiplicazioni di esempio sempre con il procedimento delle addizioni successive...
  • non parliamo del problema del resto di un acquisto con risorse-moneta illimitate (quindi senza dover fare controlli di errore sull'esaurimento delle monete di un certo valore)...
  • addirittura molti hanno avuto seri problemi a passare dall'esercizio di ricavare il risultato di una somma di numeri positivi e negativi dati in ingresso (posto in questi termini è stato QUASI indolore per tutti) al MEDESIMO esercizio ma posto nella forma di somma dei moduli di vettori TUTTI ORIZZONTALI e con verso DESTRO o SINISTRO (per non dire proprio negativo e positivo)... occhi sgranati di fronte a questo "nuovissimo" testo... impossibile trovare il modulo e il verso del vettore risultante...!
Chiaramente per la primaria le questioni sono un po' diverse ma credo che dobbiamo tornare a sviluppare nei ragazzi la capacità di fare per ragionamento, che non è la velocità delle dita o il mero associare e ricordare che A-C-B ottiene X mentre B-C-A ottiene Y... <<non so perchè succede ma funziona, e questo mi basta...!>>

Scusate se sono forse andato un po' fuori argomento ma mi pareva interessante condividere un parte di quello che ho vissuto nel futuro dei ragazzi che voi oggi colleghi della primaria avete in mano!

Ciao a tutti
F


In riposta a Alessandro Rabbone

Re: Programmazione fin dalla primaria

di Alessandro Rabbone -

Aggiungo ancora un articolo sul tema in questione.

http://ischool.startupitalia.eu/31542/ischool-2/a-scuola-oltre-alla-matematica-ci-sara-anche-lora-di-coding/

La cosa decisamente curiosa è che si dà la cosa come imminente, mentre è coscienza diffusa che in generale la preparazione degli insegnanti è prossima allo zero (e non solo nella primaria).

Comunque era ora che ci si ponesse il problema. Rimangono i soliti dubbi sullo "stile" in cui in Italia si affrontano i problemi scolastici... improvvisazione, burocrazia, faciloneria, confusione generalizzata che favorisce l'ingresso in campo di interessi economici non del tutto pertinenti... Ma questa è la solita storia.

Sul tema sollevato da Monge direi di cominciare a definire, almeno per titoli, quali sono secondo noi i "concetti irrinunciabili" che vorremmo vedere perseguiti da un ottimale curricolo (o percorso didattico) nella scuola primaria.
Secondo me un buon punto di partenza è quello di ragionare sulla breve lista elencata nella proposta di Code.org:


concetti code


Cominciamo a discutere di qui?

Ciao

Sandro