Vedo con piacere che la discussione è partita alla grande.
A parte i problemi organizzativi che abbiamo affrontato senza grosse differenze tra noi (account sul sito Scratch + deposito qui su questo Moodle) vorrei soffermarmi un attimo sul tema che sembra, giustamente, essere il tema di maggior interesse per tutti, cioè il tema della "metodologia" didattica da associare o "adottare" con la presentazione di Scratch nella scuola primaria.
Accenno solo per sommi capi, data la ristrettezza dello spazio, ma provo a buttare la pietra nello stagno per stimolare la discussione su questo punto.
Parto dalla mia esperienza.
Lavoro da molto tempo con bambini al pc. Direi che dai tempi del C64 e del Logo Terrapin il "metodo" che mi ha sempre intrigato e coinvolto è stato un "non - metodo" basato sulla proposta "costruzionista" - operativa di Seymour Papert.
Anzi direi che del Logo e degli ambienti "derivati" (tra cui credo rientri a pieno titolo anche Scratch) mi è sempre piaciuto l'approccio metodologico aperto, (la "filosofia pedagogica" si diceva) non - direttivo, e, soprattutto, fondato sulla progettualità del bambino.
Quando parto con un'esperienza Logo (o Scratch) con i bambini non devo tanto prefissare una scaletta di concetti o abilità da "far acquisire", ma devo soprattutto stimolare la loro capacità di immaginare e progettare.
Senza un progetto originale e personale che nasca nella testa del singolo bambino è tutto inutile, o meglio, tutto si riduce alla capacità di riprodurre la proposta - esempio dell'adulto.
Il problema che però spesso si pone, e con cui mi sono scontrato diverse volte, è che per alcuni bambini è estremamente difficile esprimere una propria intenzionalità progettuale, oppure tale progettualità è del tutto sproporzionata rispetto alle effettive capacità tecniche del bambino stesso...
Nel merito le soluzioni e le correzioni degli obiettivi (didattici) possono essere molte nella pratica e sarei felice di parlarvi di quelle che ho effettivamente sperimentato (se la cosa interessa).
Intanto vi segnalo questo vecchissimo corso online (ha quasi 10 anni) che avevo preparato per una sperimentazione quando lavoravo all'IRRE.
Allora si lavorava con MicroMondi JR, una versione (proprietaria) Logo adatta ai bambini dell'Infanzia e della primaria di prima e seconda...
Il corso era propedeutico ad un'attività sul campo che alla fine del percorso portò ad un Convegno del 2006, convegno in cui incontrai per la prima volta Barbara Demo...
Il corso è costituito da due parti, una tecnica, che qui non interessa, e una "didattica", che nonostante l'età, ritengo ancora valida.
In una decina di pagine sono affrontati appunto i temi didattici di cui qui ho fatto solo un fuggevole accenno.
Didattica - MMJRA presto
Alessandro Rabbone